Deo Ignoto: il Deismo è nato prima del Cristianesimo?
Scritto in data 23 Apr, 2022
Quando è nata la religione chiamata “Deismo”? I primi a definirsi “deisti” sono stati degli italiani denunciati nel 1564 dal teologo Pierre Viret. Questi deisti diffondevano le idee di Leonardo Da Vinci.
Non ci è dato sapere se fosse una coincidenza o se Da Vinci o qualcuno dei suoi allievi, come Francesco Melzi che scriveva tutti i pensieri del Maestro, fossero effettivamente collegati a questo gruppo.
Quello che sappiamo è che se scaviamo molto più indietro, è possibile trovare traccia dei deisti già anche nell’Antica Grecia. Non si chiamavano ancora “deisti”, ma il pensiero filosofico c’era già tutto.
Anassagora, Aristotele ed Epicuro erano sicuramente deisti. Le loro parole erano intrise di questa filosofia religiosa. Ma il deismo non si fermava solo alla teoria. Infatti accanto a tutti i templi, uno per ogni divinità, ad Atene sorgeva anche un templio dedicato al dio dei deisti: il Deo ignoto.
I pagani non usarono mai la religione per dividere ma, al contrario, per creare alleanze. Quando un popolo straniero presentava la sua divinità, questa non veniva rifiutata, bensì veniva aggiunta al pantheon, facendola diventare parente di qualcuno. Il Dio sconosciuto rappresentava quindi un Dio esistente ma di cui non si conosceva nulla. Ma esso non era solo un espediente retorico, a lui era dedicato un tempio dove molto spesso gli ateniesi giuravano “in nome del Dio sconosciuto” (Νὴ τὸν Ἄγνωστον, Neton Agnoston).
Il Dio Ignoto rappresentava una divinità inconoscibile, superiore a tutte le divinità, creatrice di tutte le altre. Lo stesso San Paolo afferma che i poeti pagani affermavano che “In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, poiché di lui stirpe noi siamo.” Una visione che fonde deismo e panteismo, ovvero pandeista.
Fu proprio grazie a questo espediente cheSan Paolo riuscì a convertire molti pagani al cristianesimo. Poiché il Dio ebraico non poteva essere nominato, è possibile che gli ascoltatori ateniesi di Paolo avrebbero considerato il suo Dio come “il dio sconosciuto per eccellenza”. Negli Atti 17:22-31 infatti San Paolo sembra giocare molto su questo:
«Voi ateniesi, vedo che siete molto religiosi in ogni cosa. Poiché, mentre passavo e osservavo gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare con questo iscrizione: ‘A UN DIO SCONOSCIUTO.’ Ciò che dunque adori nell’ignoranza, questo te lo annunzio. mani, come se avesse bisogno di qualcosa, poiché egli stesso dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. le loro dimore, per cercare il Signore, se forse lo cercano e lo trovano, anche se non è lontano da ciascuno di noi. «In lui abitiamo, ci muoviamo ed esistiamo». Come hanno detto alcuni dei vostri stessi poeti, ‘Poiché anche noi siamo la sua progenie.’ Essendo dunque la progenie di Dio, non dobbiamo pensare che la natura divina sia come l’oro, o l’argento, o la pietra, scolpita dall’arte e dal disegno dell’uomo. Dio dunque ha sorpassato i tempi dell’ignoranza. Ma ora comanda che tutti gli uomini ovunque dovrebbe pentirsi, perché ha fissato un giorno in cui giudicherà il mondo con rettitudine per mezzo dell’uomo che ha ordinato, di cui ha assicurato a tutti gli uomini, in quanto lo ha risuscitato dai morti».
Instillare la paura della fine del mondo forse spinse molti pagani a convertirsi a questa nuova religione, vuoi per una scommessa di Pascal ante-litteram, vuoi perché aveva più appiglio del “vago deismo”. Il resto della storia, e le nefasti conseguenze di tali scelte, sono storia conosciuta fin troppo bene purtroppo.
Nicolas
Presidente Fondatore U.D.I.