Deismo e Teismo

Nel XIX e all’inizio del XX secolo, la parola deismo fu usata da alcuni teologi in contrapposizione al teismo, intesa come la fede in un Dio immanente che interviene attivamente nelle vicende degli uomini.

In questo senso, il deismo veniva rappresentato come la visione di coloro che riducevano il ruolo di Dio a un mero atto di creazione secondo leggi razionali rilevabili dall’uomo e ritenevano che, dopo l’atto originario, Dio si ritirasse virtualmente e si astenesse dall’interferire nel processi della natura e modi dell’uomo. Un’interpretazione così cruda dei rapporti tra Dio e l’uomo, tuttavia, fu accettata da pochissimi deisti durante la fioritura della dottrina, sebbene i loro antagonisti religiosi spesso tentassero di costringerli in questa difficile posizione.1 Storicamente, la distinzione tra teismo e deismo non ha mai avuto ampia diffusione nel pensiero europeo.

Ad esempio, quando enciclopedista Denis Diderot, in Francia, ha tradotto in francese le opere di Anthony Ashley Cooper, 3° conte di Shaftesbury, uno dei più importanti deisti inglesi, spesso rendeva “Deismo” con théisme.


  1. https://www.britannica.com/topic/Deism ↩︎