Omar Khayyam (1048-1131) è stato un poeta e matematico persiano. La sua filosofia riflette il deismo, enfatizzando la ragione e la critica delle istituzioni religiose.
Omar Khayyam è noto per la sua poesia filosofica e i suoi scritti, in particolare il “Rubaiyat,” che riflettono una visione della spiritualità e del divino che potrebbe essere interpretata come una forma di deismo ante-litteram. Ecco alcune ragioni per cui si ritiene che Khayyam fosse un deista:
1 – Critica della religione organizzata
Nelle sue poesie, Khayyam critica spesso le istituzioni religiose e le pratiche dogmatiche. Questa critica suggerisce che aveva dubbi sulla religione organizzata e sul suo ruolo nell’interazione tra l’umanità e il divino, una caratteristica comune tra i deisti.
2 – Accettazione della natura e della scienza
Khayyam aveva una forte inclinazione verso la scienza e l’osservazione della natura. Questo lo avvicina al deismo, poiché i deisti spesso consideravano la natura come una rivelazione del divino, e tendevano a promuovere l’uso della ragione e dell’osservazione scientifica.
3 – Concetto di Dio impersonale
Nelle sue poesie, Khayyam sembra raffigurare Dio come una forza impersonale o un principio divino piuttosto che una figura antropomorfica. Questo richiama il concetto deista di un Creatore distante che ha stabilito l’ordine naturale e ha poi lasciato il mondo procedere secondo le sue leggi.
4 – Fede nell’autodeterminazione umana
Khayyam enfatizzava l’importanza dell’individuo e della sua autodeterminazione. Questa prospettiva è in linea con la visione deista che gli esseri umani sono responsabili delle proprie azioni e delle loro relazioni con il divino.
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