Il cancro, Dio
e l’evoluzione
L’argomento “Dio ha creato il cancro?” è complesso e delicato, spesso oggetto di accesi dibattiti che rischiano di scivolare in discussioni superficiali. Alla base di questo fenomeno vi è spesso una carenza di comprensione dei meccanismi evolutivi, che si basano su due pilastri fondamentali: la selezione naturale e la mutazione genetica.
Questi meccanismi, seppur a volte crudeli nelle loro manifestazioni, sono indispensabili per la nascita e lo sviluppo della vita. Quando si fa notare ad un ateo che senza la mutazione genetica che causa il cancro non avremmo nemmeno potuto avere la vita, alcuni atei si limitano a rispondere che un universo senza vita allora potrebbe essere considerato “migliore”. Tale affermazione però rimane un’opinione soggettiva.
La domanda “Dio ha creato il cancro?” non rappresenta una negazione dell’esistenza divina, ma piuttosto un interrogativo sulla sua natura, che potrebbe apparire “malvagia” ad una prospettiva umana limitata e incapace di cogliere la complessità dei processi evolutivi.
Un individuo che ha compreso la teoria dell’evoluzione sa bene che questa domanda non mette in discussione l’esistenza di Dio, né può fornire un giudizio morale su di lui. Semplicemente, riconosce che senza i due principi cardine dell’evoluzione, la vita stessa non sarebbe potuta sorgere.
