Elihu Palmer

Il deista Elihu Palmer scrive nel 1819 nel libro deista Principi della Natura:

“Gli uomini dalle menti contemplative cominciarono alla fine a sospettare l’originalità divina di una religione che si ramificava in così tante diverse specie di dottrine e generava tra i suoi professori guerre interminabili.

Un’altra considerazione ancora più potente accelerò il progresso del miglioramento morale e diminuì costantemente la forza dell’attaccamento al sistema cristiano. Ogni nuova setta scartava alcune delle assurdità da cui si era separata e passava un sentimento generale di condanna su tutti coloro che erano rimasti indietro in questo lungo e religioso treno. Lutero e Calvino scagliarono i loro fulmini religiosi contro il potere e le assurde dottrine della Chiesa di Roma, e in particolare contro il Papa, dal quale questa Chiesa era governata. Gli Armeni, gli Ariani, i Sociniani e gli Universalisti seguirono successivamente, con una mano purificatrice della ragione, potando e tagliando i rami marci del vecchio albero teologico, avvicinandosi sempre di più alla sorgente e ai principi della natura, finché alla fine, per una progressione regolare, la mente umana scoprì che il principio morale era posto su una base più solida delle fantasie del fanatismo settario. È stato così che una parte della società ha ottenuto nuovamente un’idea vera della religione della natura, o di quella che può essere denominata Deismo puro e semplice. Questa religione è ciò che, nell’attuale periodo del mondo, crea apprensioni spaventose nella comunità di fede e minaccia di scuotere al centro la pietra angolare su cui è costruita la Chiesa. Queste apprensioni sono giornalmente divulgate dai professori cristiani, dipingendo in colori così forti gli effetti fatali del Deismo che il fanatismo ignorante lo considera un mostro immorale che si aggira con passi giganteschi su tutto il mondo civilizzato, con il detestabile scopo di produrre disordine universale e sovvertire tutti i principi sani dell’esistenza sociale e intelligente. Tali sono le orribili idee che i nemici di questa religione pura e santa stanno diffondendo ovunque tra i loro creduloni e ingannati seguaci. Questa circostanza rende necessario che la vera idea del Deismo venga esposta in modo equo, affinché possa essere compresa chiaramente da coloro le cui menti sono state finora oscurate dai misteri della fede. Il Deismo dichiara all’uomo intelligente l’esistenza di un Dio perfetto, creatore e conservatore dell’universo; che le leggi con cui governa il mondo sono simili a lui, immutabili, e, di conseguenza, che le violazioni di queste leggi o le interferenze miracolose nei movimenti della natura devono essere necessariamente escluse dal grande sistema dell’esistenza universale. Il Creatore ha giustamente diritto all’adorazione di ogni agente intellettuale nelle regioni dello spazio infinito, ed è solo lui che ha diritto ad essa, non avendo co-partecipanti che abbiano il diritto di condividere con lui l’omaggio del mondo intelligente. Il Deismo afferma anche che la pratica di una virtù pura, naturale e incorrotta è il dovere essenziale e costituisce la più alta dignità dell’uomo; che i poteri dell’uomo sono competenti a tutti i grandi scopi dell’esistenza umana; che scienza, virtù e felicità sono i grandi obiettivi che dovrebbero risvegliare le energie mentali e suscitare gli affetti morali della razza umana.

Questi sono alcuni degli schemi del Deismo puro, che la superstizione cristiana detesta così terribilmente e ai cui adepti vorrebbe volontariamente infliggere torture infinite. Ma è costruito su una base sostanziale e diffonderà felicità trionfante tra le nazioni della terra, per secoli dopo che la superstizione e il fanatismo cristiani avranno cessato di diffondere desolazione e strage attraverso la bella creazione di Dio.”