No, l’Unione Deista Italiana non ha la pretesa di rappresentare tutti i deisti italiani per due motivi.
1 – Innanzitutto, il Deismo è una visione religiosa caratterizzata da un ampio spettro di credenze individuali. I deisti credono generalmente in un Dio o una forza creatrice, ma rifiutano le religioni rivelate e le dottrine istituzionali. Questa diversità di opinioni e convinzioni rende difficile, se non impossibile, rappresentare un gruppo così eterogeneo con un’unica organizzazione. Per questo motivo l’Unione Deista Italiana ha stilato una lista di correnti che cercando di creare un po’ di ordine nel così ampio scenario deista.
2 – Inoltre, il deismo è spesso associato a un forte senso di individualismo e di autonomia personale. Molti deisti preferiscono esplorare e sviluppare le proprie credenze in modo indipendente, senza sentirsi vincolati da una struttura organizzativa o da rappresentanti ufficiali. Molte persone che potrebbero essere identificate come deiste non si riconoscono necessariamente in alcuna organizzazione specifica (vedi differenza tra deismo laico e deismo organizzato).
L’Unione Deista Italiana si propone di offrire uno strumento che possa essere un punto di incontro e di dialogo per chi condivide una visione deista, ma che possa anche promuovere attivamente un miglioramento della società.
L’UDI non ostacolerà mai la nascita di altre organizzazioni che si proclamano deiste, ma collaborerà con esse fintanto che non promuoveranno un determinato dogmatismo.
In sintesi, l’Unione Deista Italiana riconosce la varietà e l’individualismo intrinseci al deismo e, per questo motivo, non si propone come rappresentante di tutti i deisti italiani, ma piuttosto come una comunità aperta per coloro che scelgono di unirsi a essa.