Home › Forum › Cosa afferma il Deismo? › La sessualità è un diritto? › Rispondi a: La sessualità è un diritto?
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Il giudizio negativo sulla sessualità presente nelle religioni penso sia il derivato di una mala ricezione del dualismo platonico sensibile-intelligibile, inteso in chiave manichea-moralistica, per cui la materia viene vista come una sorte di male sostanziale, di conseguenza, il piacere, il godimento, l’attrazione derivante dalla bellezza sensoriale, vengono viste come tendenze verso il male, da condannare moralmente. Da grande ammiratore di S.Agostino, devo ammettere che attiene a lui probabilmente grande responsabilità in questo errore, nel modo in cui ha recepito, anche fraintendoli, alcuni punti del platonismo e neoplatonismo, in quanto non sarebbe riuscito a liberarsi totalmente dalle scorie della giovanile adesione al manicheismo.
Penso anche che il superamento della sessuofobia sia attuabile proprio in coerenza con lo spirito creazionistico dell’idea di Dio cristiano che anche il deismo, almeno nella maggioranza delle tendenze interne, recupera. Infatti proprio il fatto che il mondo materiale, oggetto dell’attrazione sessuale, sia non, come nello gnosticismo, il prodotto di una divinità cattiva che si oppone a quella buona, ma prodotto creativo voluto da Dio inteso come Sommo Bene, dunque buona, partecipante della positività del creato, riflettente la bontà assoluta del creatore. La materia resta su un livello di perfezione inferiore rispetto allo spirito, ma partecipa assieme ad esso della struttura di ciò che è creato e quindi è necessario per il riconoscimento umano della dimensione spirituale della realtà, un suo riflesso, legato a un rapporto simbolico, non solo oppositivo. La bellezza fisica cioè ha una sua positività in quanto riflesso, seppure inadeguato, di quella dello spirito, e per recuperare questo punto non è nemmeno necessario abiurare l’eredita platonica nel suo complesso nel cristianesimo, considerando che già in Platone abbiamo l’idea che il sensibile, seppur dimensione limitante da superare per giungere alla contemplazione del Bene e della Verità, funge da esca, da intermediario, tramite l’Idea di Bello, per stimolare eroticamente l’anima verso la conoscenza delle Idee.