Ecco una lista di 20 possibili motivi per considerare Gesù un deista ante-litteram:
1 – L’insegnamento dell’esistenza di un unico Dio: Gesù insegnava l’esistenza di un solo Dio, sottolineando l’unità e la trascendenza divina.
2 – L’accento sulla ragione e la ricerca della verità: Gesù invitava le persone a cercare la verità e a usare la ragione per comprendere Dio e il mondo.
3 – L’insegnamento dell’autonomia morale: Gesù enfatizzava la responsabilità individuale nel prendere decisioni morali e nel seguire una coscienza informata.
4 – L’idea di un Dio trascendente e non interventista: Gesù presentava Dio come un essere superiore che non interveniva direttamente negli affari umani.
5 – L’insegnamento della libertà e del libero arbitrio: Gesù sottolineava l’importanza del libero arbitrio e della scelta individuale nel seguire Dio e vivere una vita moralmente corretta.
6 – L’assenza di richiesta di adorazione personale: Gesù non richiedeva la sua adorazione personale, ma insegnava ad amare Dio e ad amare il prossimo.
7 – L’idea di una legge morale universale: Gesù insegnava l’importanza di seguire una legge morale universale, basata sull’amore per Dio e il prossimo.
8 – Il rifiuto di un regno terreno: Gesù respingeva l’idea di un regno terreno e di un potere politico mondano, concentrandosi invece sulla sfera spirituale.
9 – L’invito alla ricerca personale di Dio: Gesù incoraggiava le persone a cercare Dio con tutto il loro cuore e la loro anima, indicando la ricerca personale come un cammino spirituale.
10 – L’uso di parabole e allegorie: Gesù spesso utilizzava parabole e allegorie per trasmettere i suoi insegnamenti, invitando le persone a riflettere e comprendere tramite simboli e metafore.
11 – Il rifiuto delle tradizioni religiose vuote: Gesù criticava l’ipocrisia e l’ostentazione religiosa, sottolineando l’importanza di un cuore sincero e di una spiritualità autentica.
12 – L’insegnamento della tolleranza e dell’amore universale: Gesù insegnava l’amore universale per tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa o culturale.
13 – Il rifiuto dell’autorità religiosa tradizionale: Gesù spesso criticava le gerarchie religiose e invitava le persone a un rapporto personale con Dio, evitando l’intermediario religioso.
14 – L’accento sull’esperienza interiore: Gesù insegnava l’importanza di una fede vissuta e di una connessione personale con Dio, invitando le persone a un’esperienza diretta.
15 – L’insegnamento dell’importanza della compassione e della giustizia sociale: Gesù enfatizzava l’importanza della compassione, dell’amore per il prossimo e della lotta per la giustizia sociale.
16 – Il rifiuto della manipolazione politica-religiosa: Gesù si asteneva dall’usare il suo insegnamento per fini politici e si concentrava sull’aspetto spirituale e morale.
17 – L’idea di un’etica naturale: Gesù insegnava principi morali basati sulla bontà e sulla virtù naturali, sottolineando l’importanza di una moralità innata nell’essere umano.
18 – L’insegnamento dell’importanza della preghiera e della meditazione personale: Gesù invitava le persone a pregare e a meditare per entrare in comunione con Dio e approfondire la propria spiritualità.
19 – L’accento sulla semplicità e l’essenzialità: Gesù insegnava in modo semplice e diretto, enfatizzando l’essenzialità della fede, dell’amore e della ricerca spirituale.
20 – L’insegnamento della responsabilità individuale nella ricerca di Dio: Gesù invitava le persone a prendere la responsabilità della propria ricerca di Dio e della propria relazione spirituale, indicando che ognuno ha il potere di avvicinarsi a Dio.