Mary Shelley

Il romanzo “Frankenstein” e la sua autrice, Mary Shelley, possono essere considerati deisti per diverse ragioni:

1. Tema della creazione e responsabilità: Nel romanzo, il protagonista Victor Frankenstein crea una creatura vivente usando la scienza e la tecnologia. Questa creazione porta con sé questioni morali e spirituali sulla responsabilità del creatore nei confronti della sua creazione, un tema che può essere collegato al deismo. I deisti spesso vedevano Dio come il “grande orologiaio” che ha creato l’universo e ha concesso all’uomo la ragione per comprendere il mondo e agire responsabilmente.

2. Assenza di riferimenti religiosi tradizionali: Nel romanzo, non vi sono riferimenti espliciti a una religione organizzata o a dogmi religiosi specifici. Questa mancanza di associazione diretta con una religione tradizionale è una caratteristica comune del deismo, poiché i deisti solitamente cercavano di razionalizzare il mondo attraverso la ragione e la natura, piuttosto che attraverso le dottrine religiose.

3. Relazione con la natura: Nel romanzo, è possibile individuare una profonda affinità con la natura e il suo potere nella scrittura di Mary Shelley. I deisti consideravano spesso la natura come una manifestazione della presenza divina e trovavano conforto e ispirazione nella sua bellezza e complessità.

4. Sfondo culturale e intellettuale dell’epoca: Mary Shelley visse in un’epoca in cui il pensiero deista era influente tra gli intellettuali e i filosofi dell’illuminismo. Questa corrente di pensiero poneva l’accento sulla ragione, l’esperienza e la natura come mezzi per comprendere il mondo e la religione. È possibile che l’ambiente intellettuale dell’epoca abbia influenzato il pensiero di Mary Shelley e le sue idee espresse nel romanzo.